Le ultime vicende hanno portato alla ribalta il tema dello Smart Working, e la conseguente riflessione sulle possibilità e modalità di applicazione di questo nuovo modello di lavoro.
Uno dei fattori abilitanti è certamente la Digital Transformation: ossia l’applicazione di strumenti digitali nei processi di lavoro aziendali; strumenti quanto mai necessari per un lavoro flessibile, mobile e collaborativo.

Smart Working

La definizione che ne dà il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali è :

Il lavoro agile (o smart working) è una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato caratterizzato dall’assenza di vincoli orari o spaziali e un’organizzazione per fasi, cicli e obiettivi, stabilita mediante accordo tra dipendente e datore di lavoro; una modalità che aiuta il lavoratore a conciliare i tempi di vita e lavoro e al contempo favorire la crescita della sua produttività. Lo smartworking è un nuovo modello di organizzazione del lavoro che prevede maggiore autonomia per dipendenti e collaboratori.

Si tratta di un nuovo modo di lavorare e collaborare all’interno di un’organizzazione che presuppone un ripensamento delle classiche modalità con cui si svolge il lavoro.

Una modalità di lavoro flessibile che stima:

  • l’incremento di produttività del 15% per lavoratore
  • la riduzione del tasso di assenteismo del 20%
  • il risparmio del 30% sui costi di gestione ( fonti: Osservatorio Smart Working della School of Management del Politecnico di Milano)
  • oltre 1,5 milioni di tonnellate all’anno di CO2 in meno.

La tecnologia ricopre un ruolo chiave.

Organizzare il lavoro secondo questo nuovo modello è impossibile se non si possiedono adeguati strumenti di condivisione documentale e di collaborazione digitale.
Lo smart working, infatti, prevede livelli di condivisione e di collaborazione più articolati per gestire informazioni provenienti da diversi punti di accesso e di contatto.
La Digital Transformation si occupa infatti dell’applicazione di tecnologie avanzate per connettere persone, spazi e oggetti ai progetti di business aziendale, ampliare e rendere virtuale lo spazio di lavoro, abilitare e supportare nuove metodologie di approccio organizzativo e procedurale.

Questo ragionamento applicato alla gestione e condivisione delle informazioni tra dipendenti, fornitori e clienti ci porta a parlare di uno strumento digitale imprescindibile e quanto mai utile oggi: il portale web.

Ecco i vantaggi dello strumento nel contesto dello Smart Working:

  • Profilazione degli utenti che possono accedere da remoto e da diversi applicativi
  • contenitore dell’intero workflow di lavoro, condivisibile e fruibile in tempo reale dagli utenti
  • centralizzazione di tutte le comunicazioni (avvisi, messaggi, informative pubblicate dai diversi utenti)
  • condivisione degli strumenti e delle informazioni in unico contenitore
  • usabilità dello strumento grazie ad interfacce che agevolano la fruibilità delle informazioni
  • integrazione con altri strumenti digitali utilizzati in azienda.

Uno degli effetti più significativi di questo tipo di piattaforme è la facilitazione delle comunicazioni ed il conseguente aumento di integrazione e condivisione del know how dei diversi reparti / utenti, il che agevola e permette una struttura agile di lavoro con diversi utenti, anche connessi da remoto.

Cosa è un portale web – Scopri di più

Condividi: